Gli hotel italiani tra la ripresa estiva e le speranze per il futuro

La stagione estiva non è ancora finita, ma possiamo già affermare che lo slancio di ripresa è stato anche superiore alle aspettative. L’obiettivo era di ritornare il più vicini possibile alla situazione di normalità rappresentata dai dati del 2019. Ebbene, nei mesi di luglio e agosto la maggior parte delle strutture a vocazione prettamente leisure sono quasi riuscite a tornare ai livelli del 2019… e addirittura a ottenere una performance migliore in alcuni casi!
Le destinazioni che hanno goduto maggiormente di questa spinta propulsiva sono per il momento ristrette alle aree extra-urbane: mare, lago, montagna, campagna etc. Purtroppo, le città d’arte e le destinazioni business restano ancora indietro in questa corsa alla ripresa.
Il trend della stagione: l’inizio della ripresa?
Secondo un’analisi de ilsole24ore.com il trend delle prenotazioni online segna un andamento positivo e in netta ripresa per hotel e strutture ricettive.
L’elemento positivo è che i dati di crescita a livello europeo del periodo aprile-luglio 2021 rispetto a quello dell’anno precedente segnano un +567% per i voli e un +1090% per le prenotazioni alberghiere.
In generale, a segnare un buon andamento sono molti Paesi del Sud Europa, come evidenziano le cifre di The Data Appeal Company e Sojern, riprese dal sito del quotidiano finanziario. Grecia e Spagna prima di tutte hanno fatto registrare un trend positivo per voli e hotel.
In particolare, la Grecia avrebbe beneficiato di una strategia giocata sull’anticipo, dal momento che era stata tra le prime a creare le isole Covid Free per viaggiatori con Green Pass. E ad agosto il Paese ha annullato il gap con il 2019, tornando ai livelli di due anni fa.
Gli albergatori guardano ora all’autunno: la speranza è che l’estate abbia rappresentato solo la rincorsa che prelude alla ripresa.
Tour Operators e Agenzie di Viaggi
Il ruolo delle agenzie di viaggi e dei tour operators sta riprendendo importanza.
I viaggiatori di tutto il mondo si stanno rivolgendo ai consulenti di viaggio con sempre maggiore frequenza: un trend che sembra destinato a intensificarsi nel futuro.
Una recente ricerca Asta, l’American Society of Travel Advisors, riportata da Travelpulse ha dimostrato infatti che molti potenziali viaggiatori che non avevano mai usato un agente di viaggi prima sarebbero ora più propensi a farlo perché il viaggio è diventato troppo complesso per organizzarlo da soli.
Consultare un professionista “ora è più utile che mai perché ci sono molte più domande da porre”. Avere una persona esperta e competente cui rivolgersi è diventato fondamentale.
Virtuoso Travel Week: aspettative per la ripresa
“Nonostante questo periodo di stop globale nei viaggi, due delle tendenze al rialzo più potenti sono completamente a nostro favore. In primo luogo – ha detto – è cresciuto il valore del viaggio stesso, perché nulla motiva gli umani come togliere qualcosa che davano per scontato. E il secondo è il valore di un consulente di viaggio. Gli sforzi eroici dei consulenti durante la pandemia hanno ampliato e reso evidente il divario con il fai-da-te”
Matthew D. Upchurch, presidente e CEO di Virtuoso, all’apertura della 33° Virtuoso Travel Week.
Per l’autunno, e già per le prossime festività natalizie, il 41% dei clienti Virtuoso sta pianificando un viaggio, anche se per la prenotazione stanno aspettando di vedere come si evolvono le condizioni legate alla pandemia.
Il 69% dei clienti del network vuole partire per una vacanza, mentre il 25% preparerà le valigie per rivedere la famiglia. Il 67% vorrebbe prendere un volo internazionale.
Particolarmente interessante per il Belpaese la lista delle mete più desiderate. Così come è già successo per l’estate, i viaggiatori Virtuoso guardano come prima destinazione internazionale all’Italia. Alle nostre spalle Grecia, Francia, Giappone, Irlanda, Australia, Spagna, Scozia, Messico e Islanda. Insomma, se non ci saranno ulteriori irrigidimenti nelle policy di ingresso soprattutto dagli Usa, l’incoming della nostra Penisola potrebbe godere di un inverno nuovamente ricco.
Una speranza di ripresa che in questo caso dovrebbe coinvolgere anche e soprattutto le città d’arte italiane che ancora stanno soffrendo molto le conseguenze della pandemia.
Le nuove esigenze di viaggio high-level
Secondo Virtuoso, network specializzato nelle vacanze uplevel, se il 2020 è stato caratterizzato da viaggi verso mete isolate dove prendersi cura di sé, con una forte richiesta di soggiorni wellness, oggi le esigenze sono di nuovo cambiate.
Il viaggiatore lusso torna alla ricerca di esperienze e avventure, anche se in viaggio con la famiglia. E oggi, il 71% dei viaggiatori Virtuoso preferisce un viaggio enogastronomico rispetto a un wellness retreat.
La pandemia, inoltre, sta portando le persone a progettare viaggi più responsabili. I viaggiatori sono consapevoli del loro posto e del loro impatto nel mondo.
Secondo Virtuoso, dopo mesi di pandemia, e conseguente paralisi dell’industria dei viaggi internazionale, si comincia a notare un deciso “slancio in avanti” delle prenotazioni nel lusso.
Nelle agenzie si notano segnali di ripresa: le vendite nel secondo trimestre del 2021 si sono avvicinate a quelle del 2019.
Le aspettative per l’ultimo trimestre 2021 e – soprattutto – per il prossimo 2022 sono alte: speriamo di essere arrivati finalmente all’inizio di una ripresa florida per il settore turistico e di non dover più tornare indietro.





