Turismo LGBTQ+: la cultura dell’accoglienza indiscriminata

In un articolo precedente abbiamo esaminato il turismo accessibile, e l’importanza socio-culturale che esso riveste per il nostro paese. Oggi parliamo di un altro segmento turistico essenziale: il turismo LGBTQ+.
Per turismo LGBTQ+ intendiamo quel tipo di turismo che si rivolge prevalentemente a viaggiatori Gay, Lesbian, Bisex, Transgender e Queer, prediligendo aziende e destinazioni turistiche che accolgono apertamente questi viaggiatori. A questa definizione, si aggiunge spesso il simbolo +, a indicare ulteriori sfaccettature dell’acronimo LGBTQ e, in generale, quella comunità di persone che non si riconosce nell’eterosessualità intesa nel suo significato tradizionale.
In questa tipologia di turismo rientrano quindi tutte le realtà che si definiscono apertamente gay friendly e che hanno come obiettivo primario la promozione dell’accoglienza indiscriminata in Italia.
I numeri in Italia
Secondo le statistiche di AITGL (associazione italiana del turismo LGBTQ), si stima che in Italia il turismo LGBTQ+ valga circa 2,7 miliardi di euro.
Inoltre, questo tipo di turismo sembra abbastanza redditizio. Infatti, si stima che questa tipologia di turisti disponga di un reddito medio annuo superiore del 38% rispetto ad altri viaggiatori, con una frequenza annuale di viaggi leisure e business più alta.
Inoltre, secondo Expo Turismo Gay, i viaggiatori LGBTQ rappresentano il 7 e il 10% dei turisti totali, andando quindi a ricoprire un importante fetta di mercato.
I capisaldi del turismo rivolto alla comunità LGBTQ sono l’accettazione, l’inclusione, la non-discriminazione e l’apertura mentale. Questi elementi dovranno essere presenti in ogni offerta dedicata ai viaggiatori appartenenti a questo segmento di mercato.
Il turismo LGBTQ: esperienze e destinazioni
Il turismo LGBTQ si basa sulla promozione dell’Italia come destinazione per il turismo esperienziale. Le imprese e i professionisti del turismo esperienziale interessati a intercettare la domanda proveniente da queste comunità dovrebbero, infatti, focalizzarsi su alcuni elementi, che risultano essenziali da parte di questi turisti nella scelta della destinazione:
- Destinazioni e culture LGBTQ friendly;
- Opportunità per i viaggiatori di socializzare con altri membri della comunità LGBTQ+;
- La scoperta di destinazioni e culture locali che mostrino apertura mentale e inclusione.
Tra le destinazioni predilette dalla comunità LGBT rientrano Roma, Milano e la Versilia in Toscana. Tuttavia, molte altre location italiane stanno dimostrando una propensione crescente all’apertura verso questi viaggiatori.
Per concludere, sottolineiamo che le destinazioni turistiche dovrebbero mostrare sensibilità verso i temi elencati in questo articolo, al fine di attrarre questo importantissimo segmento di mercato. Non si tratta solamente di una scelta etica, ma anche e soprattutto di una decisione cosciente delle opportunità economiche e culturali offerte dal turismo LGBTQ nel nostro paese.