Prenotazioni in crescita: la ripresa della domanda estera

In questa strana primavera rinfrancata dagli ultimi decreti di riapertura, dai certificati verdi digitali e dai vaccini, si intravede finalmente la ripresa della domanda estera e domestica nel nostro Paese.
VOGLIA DI VIAGGIARE
La voglia di viaggiare rimane forte tra gli italiani. Lo confermano i risultati della prima analisi dell’EY Future Travel Behaviours, osservatorio periodico che rileva i trend connessi ai viaggi per vacanza e per lavoro nel Paese. Nel 2020 si regitrò una drastica contrazione dei viaggi, con una mobilità media giornaliera ridotta del 67% rispetto al 2019.
Un primo segnale di ripresa si era già registrato nel periodo estivo dello scorso anno, segno della volontà degli italiani di tornare a viaggiare in presenza di un miglioramento della situazione sanitaria. Tale tendenza ha trovato conferma nei dati raccolti dall’Osservatorio EY Future Travel Behaviours che evidenziano come quasi 2 persone su 3 intenda viaggiare almeno quanto prima della pandemia. Il 23% addirittura vorrebbe aumentare il numero di viaggi rispetto al periodo pre-Covid.
LA RIPRESA DELLA DOMANDA ESTERA E DOMESTICA
A favorire la voglia di viaggiare i periodi di lockdown e gli stop forzati imposti dalla pandemia.
Gli studi confermano la tendenza: una situazione in risalita per l’ospitalità italiana, con un’impennata delle prenotazioni degli alberghi. E finalmente anche la domanda estera sta registrando una buona ripresa, anche se al momento si concentra da fine agosto in poi.
Scelte dovute quasi certamente all’incertezza sulla possibilità di volare a livello intercontinentale, nella convinzione che in autunno l’emergenza pandemica dovrebbe essere ridimensionata, magari dalla diffusione delle vaccinazioni, con conseguenti riaperture agli spostamenti.
L’estate, insomma, o almeno i mesi più caldi, luglio e agosto, dovrebbero ancora essere riservati in prevalenza al turismo domestico.
La novità rispetto al 2020 è che quest’anno il turista straniero non frena il suo desiderio di viaggiare. E tra l’incoming extra Ue spiccano le prenotazioni degli americani.
“Gli Stati Uniti, mercato straniero più forte per noi assieme a Gran Bretagna e Germania – confermano da Federalberghi –, stanno iniziando a prenotare, ma per settembre e ottobre”.
CAMBIANO LE PRIORITÀ: LA SALUTE INCIDE SUL TRAVELER JOURNEY
La maggior parte degli individui che oggi sceglie di mettersi in viaggio è consapevole del rischio di contagio da Covid-19 e di conseguenza cerca di prendere tutte le precauzioni necessarie per evitarne la propagazione.
Questo si riflette trasversalmente in tutte le scelte che il viaggiatore compie, dalla pianificazione iniziale del viaggio all’arrivo a destinazione.
La scelta legata al mezzo con cui viaggiare oggi diventa dunque fondamentale.
Il 62% degli italiani che decidono di spostarsi, sia per motivi di lavoro sia di vacanza, ha particolarmente a cuore le possibili conseguenze del viaggio sulla propria salute e benessere.
La maggior parte degli intervistati (59%) sperimenta uno stato di ansia nei confronti della propria salute. Solo il 9% del campione si dichiara “calmo” nei confronti di un possibile rischio sanitario.