Ponte Ognissanti: livelli di occupazione pre-Covid

Per il ponte di Ognissanti il tasso di occupazione nelle strutture ricettive italiane ha superato il 70%. A dirlo sono i dati di Confidustria Alberghi, che per il primo week end d’autunno registrano una tendenza positiva e un ritorno ai numeri pre-Covid.
I dati
Secondo le stime elaborate da Assoturismo Confesercenti, sono stati circa 5 milioni i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane nel ponte di Ognissanti. Questo dato fa emergere una crescita di 1,2 milioni di notti rispetto allo scorso anno.
Come avevamo già visto in precedenza, le città italiane tornano a popolarsi di turisti stranieri. In particolare, forte è la presenza dagli Stati Uniti, grazie al cambio favorevole, ma numerosi sono anche francesi, tedeschi e inglesi.
Così Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, parla di questo trend:
“Bene i segnali che continuano ad arrivare dal settore, dopo due anni di fermo pressoché totale, la ripresa si va consolidando e questo certamente ci conforta. Anche guardando più avanti al ponte dell’Immacolata, già si vedono dei segnali positivi”
Le mete preferite per il ponte Ognissanti
La tendenza positiva si è registrata per tutti i prodotti turistici, anche se con andamenti diversificati.
Il tasso di occupazione delle strutture ricettive nelle città d’arte si è attestato intorno all’88%, con punte di oltre il 90% nelle principali città italiane. Per quanto riguarda le città preferite ricordiamo: Roma (con un tasso di occupazione dell’84%), Torino (con un tasso di occupazione dell’80%), Firenze (con un’occupazione del 75%), Venezia (al 60% di occupazione) e Milano (al 52%).
Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località marine, con una saturazione del 65% dell’offerta disponibile e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi. Stessa tendenza per le località lacuali e di montagna che si attestano rispettivamente al 74% e al 73% di occupazione. Invece, per le località del termale il tasso rilevato è del 79%.