Ponte dell’Epifania: Oltre un miliardo il giro d’affari

Sono molto confortanti i dati relativi al turismo per l’appena trascorsa festività dell’Epifania. Infatti, il turismo per il ponte della Befana ha portato un giro d’affari di poco superiore al miliardo mentre l’industria dell’ospitalità archivia un brillante 2022 con quasi 400 milioni di presenze, di cui circa la metà stranieri.
I dati relativi al ponte dell’Epifania
Il ponte dell’Epifania ha visto protagonisti quasi 1,9 milioni d’italiani che hanno prediletto gli spostamenti a breve raggio; sono invece 5,2 milioni gli italiani che hanno optato per le vacanze lunghe da Natale all’Epifania.
La maggior parte degli italiani ha trascorso questo ponte in Italia (97,7%), a caccia di relax e preferibilmente in località di facile raggiungibilità. Grande è stato l’interesse sulle visite alle città d’arte, ai siti pieni di storia, ai musei e alle mostre. Per il tipo di alloggiamento, ha dominato la sistemazione in albergo (44,3%), mentre per il 30% circa dei viaggiatori la scelta è ricaduta sulla casa di parenti e/o amici.
Tra i vacanzieri – si legge in una nota – 1 milione 868 mila si è messo in viaggio per il solo periodo dell’Epifania; 242 mila erano già in movimento sin da Capodanno mentre 3 milioni e 54 mila ha programmato la vacanza lunga, ovvero l’intero arco delle festività, da Natale alla Befana. Per l’Epifania la durata media della vacanza è stata di 3,3 notti con una spesa pro capite da 572 euro (che salgono a 875 per chi si è recato all’estero).
Un nuovo modo di concepire la vacanza
Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, commentando i dati dell’indagine realizzata da ACS Marketing Solutions, evidenzia un nuovo modo di concepire la vacanza da parte dei turisti italiani.
Analizzando i dati emersi, si ha la percezione che il turismo italiano stia cambiando. Oggi i nostri concittadini mostrano di avere delle priorità: viaggiare sì, ma in modo intelligente, rifuggendo da situazioni di stress eccessivi. Far bene la vacanza fa bene alla vacanza, nel tentativo di tornare a essere spensierati. In questa ottica leggo la scelta di restare in luoghi di prossimità e di soggiornare in albergo. Nel complesso potremmo dire che si chiude in bellezza il periodo delle festività natalizie se non ci fosse però quel 34% di persone che ridurrà la durata del viaggio a causa degli aumenti divenuti insostenibili.
In merito al rincaro energetico, il ministro del Turismo Daniela Santanchè rassicura gli operatori:
Questo è un problema di cui noi siamo consapevoli, perciò il Ministero c’è e farà la sua parte nel sostenere gli operatori e tutte le categorie del settore. Il 2023 dovrà essere l’anno non solo del consolidamento ma anche del superamento dei dati pre-pandemia, stabilizzando e strutturando sempre di più il comparto turistico. Giocando in squadra raggiungeremo risultati importanti.
L’aumento delle presenze straniere
L’anno appena trascorso ha visto quasi 200 milioni di turisti stranieri.
Il turismo riduce così il gap (-8,5% di presenze e -14,5% di arrivi) con gli anni pre-pandemia grazie ai visitatori europei. Per quanto riguarda il lungo raggio, si evidenzia un forte aumento degli ospiti che arrivano dal Nord America, in primis dagli Stati Uniti.
Hotel, resort, villaggi turistici, campeggi e agriturismi hanno beneficiato di queste circostanze favorevoli, con le città d’arte che sono riuscite a mettere a segno le migliori performance dopo due anni di fermo quasi totale.
Secondo i dati di Assoturismo gli arrivi dall’estero hanno portato a 194,7 milioni le presenze (+83,4% sul 2021) mentre quelle degli italiani si attestano a 204,8 milioni (+11,9% sul 2021 e -5,2% rispetto al 2019). Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato in crescita del +45,6%, mentre l’extralberghiero si ferma al +27,6%.