Anno nuovo, norme nuove: dal Super Green Pass alla CIG

Anno nuovo, vita nuova… e nuova variante del Coronavirus. Gli effetti prodotti dalla variante Omicron del virus Covid19, più contagiosa delle precedenti ma anche più simile a un comune stato influenzale, accendono nuove speranze per la mobilità turistica. Contestualmente, però, vengono emanate nuove normative e restrizioni: dalle regole per la quarantena allo sblocco del Green Pass in caso di positività al virus; l’estensione dell’obbligo del Super Green Pass etc. L’unica questione ancora irrisolta è la proroga della Cig per i lavoratori del settore turismo.
Nuove restrizioni dal 10 Gennaio: Super Green Pass obbligatorio in hotel
La curva dei contagi ha ricominciato a salire velocemente e il Governo è corso ai ripari varando l’ultimo decreto anti-Covid dell’anno il 29 Dicembre. Una serie di nuove restrizioni che entreranno in vigore dal 10 Gennaio per cercare di contrastare l’avanzata del virus.
Innanzitutto l’estensione dell’utilizzo del Super Green Pass, che diventa obbligatorio quasi ovunque, anche per entrare in albergo, alle terme e andare in una fiera. Sarà necessario esserne in possesso anche per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, così come per accedere agli impianti di sci e in tanti altri luoghi di socialità e svago. Anche negli stadi tornerà la capienza al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.
Sblocco del Green Pass
Cambia la procedura per chi è stato positivo al virus ma è guarito. Per ottenere lo sblocco della carta verde sarà sufficiente l’esito negativo di un test molecolare o antigenico.
Al momento della scoperta della positività il Green Pass viene automaticamente sospeso.
Fino ad ora, per sbloccare il Green Pass una volta guariti si doveva inviare l’esito negativo del tampone al medico di base. Questi emetteva il certificato di guarigione provvedendo allo sblocco sulla piattaforma nazionale e attivando così l’invio del nuovo certificato.
Ma il Governo ha ora deciso di far scattare il ‘doppio automatismo’. Visto che il tampone positivo sospende il Green Pass, il tampone negativo lo deve riattivare.
I tecnici stanno modificando gli algoritmi in modo che sulla piattaforma nazionale e sulla App Io venga registrato in tempo reale il cambio di condizione del cittadino e non ci siano ritardi nel nuovo rilascio della certificazione verde.
Quarantena
Per evitare la paralisi dei servizi essenziali cambiano anche le regole della quarantena.
Il Governo ha infatti cambiato le regole della quarantena per positivi e contatti stretti e sta adeguando i sistemi informatici.
Nell’ultima circolare del Ministero della Salute riportata dal Corriere della Sera si spiega che “per chi è sempre stato asintomatico, o è asintomatico da 3 giorni, ha ricevuto il booster (terza dose) o ha completato il ciclo vaccinale (due dosi) da meno di 120 giorni, la durata dell’isolamento è di 7 giorni. Al termine deve effettuare un test antigenico o molecolare”.
Non cambia invece nulla per chi ha sintomi: l’isolamento dura 10 giorni e al termine si deve effettuare un test antigenico o molecolare.
Intanto viene precisato che il tampone negativo cartaceo è valido ai fini della certificazione di guarigione.
Non deve rispettare la quarantena chi ha avuto contatti stretti con un positivo se ha due o tre dosi da meno di 120 giorni, ma deve indossare la FfP2 per dieci giorni.
Chi si è vaccinato da più di 120 giorni deve stare in quarantena 5 giorni e uscire con tampone negativo.
Chi non è vaccinato 10 giorni e uscire con tampone negativo.
Agenzie di Viaggio
Le nuove regole che entreranno in vigore dal 10 Gennaio hanno subito iniziato a complicare la vita a tour operator e agenzie di viaggio.
Ci sono, infatti, tutta una serie di casistiche e declinazioni delle nuove regole con le quali le agenzie si trovano a confrontarsi ogni giorno.
Ad esempio, cosa fare con tutti i clienti che hanno prenotato prima che le nuove regole venissero approvate e che oggi non possono più partire?
E per tutti coloro che hanno la partenza prima del 10 gennaio e il ritorno in data successiva e che quindi si trovano sottoposti a due tipi di regolamentazione differente?
Cosa deve fare chi è in possesso di Green Pass base e dal 10 gennaio non potrà tornare a dormire nell’hotel che l’ha ospitato fino al giorno precedente? magari a seguito di una prenotazione effettuata quando questo nuovo obbligo non era conosciuto?
E i clienti bloccati all’estero perché positivi? Quali sono le regole per il rientro?
E i giorni di quarantena che risultano diversi all’estero e in Italia, per cui ci si trova con turisti che non devono più rimanere a destinazione perché la quarantena, secondo le regole del Paese, è terminata, ma non possono rientrare nella Penisola, perché qui la quarantena è più lunga?
A tutto questo si aggiungono anche le modifiche per l’ingresso adottate dai Paesi stranieri, sulle quali la rincorsa alle informazioni è diventata la principale fatica degli operatori.
Speriamo quindi di poter ricevere chiarimenti e risposte a tutti questi dubbi nel più breve tempo possibile.
Cassa Integrazione
Ancora non ci sono notizie certe sul futuro della cassa integrazione per le aziende del turismo, che da ormai molte settimane chiedono una decisione.
Nella legge di bilancio è stato inserito il comma 120 che crea un fondo da 700 milioni di euro per il 2022 per “la tutela delle posizioni lavorative nell’ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale, mediante interventi in materia di integrazione salariale”. In sostanza, c’è uno stanziamento per la Cig, ma non è definito con chiarezza come questo verrà erogato.
Nel comma citato, infatti, non si parla di proroga dello strumento attualmente utilizzato, ma di un utilizzo del fondo “disciplinato con successivo provvedimento normativo”. Che può voler dire molte cose, dalla creazione di un nuovo provvedimento, alla proroga dell’esistente, definita in un prossimo Consiglio dei ministri.
Il 29 Dicembre, intanto, sono iniziate le pressioni politiche sul Ministro del Lavoro Andrea Orlando, con molti esponenti, fra i quali lo stesso Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che chiedono garanzie.
Anche le parti sociali si sono mosse così come le associazioni di categoria. Franco Gattinoni, presidente Fto, con un comunicato ha chiesto che il prossimo Consiglio dei ministri vari la proroga del provvedimento.
La notizia positiva è che la dotazione economica c’è. Potrebbero cambiare le forme e anche la sostanza, ma la previsione di spesa è stata fatta.