Superbonus Turismo 80%: tutto quello che c’è da sapere

Il Ministero del Turismo ha reso note le modalità di erogazione del cosiddetto Superbonus Turismo 80%. Si tratta di crediti d’imposta e contributi a fondo perduto da destinare al settore ricettivo e alle imprese turistiche. In questo articolo vi riportiamo tutte le informazioni necessarie che abbiamo raccolto per voi.
Cos’è il Superbonus Turismo 80%?
Il 6 Novembre 2021 è stato presentato il Decreto Legge n. 152 recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. Il 29 Dicembre il Decreto è diventato legge.
All’interno di questa legge è contenuto il testo e la regolamentazione del Superbonus Turismo 80% e dei contributi a fondo perduto per gli alberghi, agriturismi e le strutture ricettive in genere che effettueranno interventi di ristrutturazione.
Nello specifico, al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva, fino al 31 dicembre 2024 è riconosciuto un credito d’imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili – incluso il servizio di progettazione – sostenute per le seguenti tipologie di intervento:
- efficientamento energetico
- riqualificazione antisismica
- abbattimento delle barriere architettoniche
- digitalizzazione
- realizzazione di piscine termali e relative attrezzature
Il progetto potrà quindi riguardare una sola tipologia tra quelle indicate o anche tutte.
Contributo a fondo perduto
Per gli stessi interventi del Superbonus 80% è inoltre riconosciuto un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a 40.000€, fruibile anche indipendentemente dal credito d’imposta all’80%. Questo importo però può essere aumentato in base alle seguenti condizioni (anche cumulativamente):
- fino a ulteriori 30.000€ qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento
- fino a 20.000€ per le imprese o le società femminili e/o giovanili
- ulteriori 10.000€ per le imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione, sarà cedibile e non concorrerà alla formazione del reddito.
La dotazione complessiva è pari a 500 milioni di euro, che saranno così distribuiti:
- 100 milioni di euro per l’anno 2022
- 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024
- 40 milioni di euro per l’anno 2025.
Il provvedimento, inoltre, prevede una riserva del 50% destinata agli interventi di riqualificazione energetica e una riserva del 40% dedicata alle imprese con sede operativa situata in una delle regioni del Sud Italia.
Chi sono i beneficiari del Superbonus Turismo?
L’avviso del Ministero del Turismo conferma come beneficiari tutti i soggetti riportati dal decreto PNRR, ossia:
- le imprese alberghiere
- le strutture che svolgono attività agrituristica
- le attività ricettive all’aria aperta
- le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e parchi tematici)
Ciascun soggetto deve essere regolarmente iscritto al registro delle imprese e può inoltrare una sola domanda di incentivo per una sola struttura oggetto di intervento. Chiaramente, per rientrare nei requisiti della domanda, l’azienda deve essere in regola sotto il profilofiscale.
Inoltre, i requisiti richiesti dal provvedimento dovranno essere mantenuti fino a cinque anni successivi all’erogazione dei finanziamenti riconosciuti.
Nel caso di proprietà e società di gestioni differenti per la stessa struttura, la domanda di contributo può essere inoltrata da entrambi i soggetti. Ovviamente si intende una sola domanda per struttura, quindi la richiesta dovrà essere inoltrata o dalla proprietà o dalla società di gestione.
Quali sono le spese ammissibili?
Entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, avvenuta lo scorso 23 dicembre, il Ministero del Turismo metterà a disposizione un documento contenente l’elenco dettagliato delle spese ammissibili.
Per le spese ammissibili non coperte dai suddetti incentivi, è possibile richiedere e fruire di finanziamenti a tassi agevolati (previsti dal decreto interministeriale del 22 dicembre 2017 recante “Modalità di funzionamento del Fondo nazionale per l’efficienza energetica”), a condizione che almeno il 50% di tali spese venga utilizzato per interventi di riqualificazione energetica.
Come si presenta la domanda?
La domanda andrà presentata in via telematica sulla piattaforma online del ministero. Le modalità di accesso saranno definite dal Ministero del Turismo entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, dunque entro febbraio 2022. Dall’apertura della piattaforma online, le imprese interessate avranno 30 giorni di tempo per presentare istanza.
Entro 60 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, il Ministero pubblicherà l’elenco dei beneficiari.
L’istanza dovrà essere compilata in tutte le sue parti, specificando:
- i dati anagrafici
- la tipologia di interventi previsti
- gli incentivi richiesti (entrambi gli strumenti finanziari o uno solo di essi)
- il costo complessivo degli interventi e l’ammontare totale delle spese ammissibili
- la data di inizio e fine degli interventi previsti
- eventuali spese non coperte dagli incentivi, per le quali si intende fruire del finanziamento a tasso agevolato previsto dal decreto
- se si intende richiedere un’anticipazione non superiore al 30% del contributo a fondo perduto
Va ricordato che i finanziamenti del “pacchetto turistico” verranno concessi per interventi realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, ma anche per opere avviate dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora concluse (a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021).
Come viene erogato il Superbonus 80%?
Gli incentivi saranno attribuiti secondo l’ordine cronologico delle domande, previa verifica dei requisiti e nel limite massimo di spesa pari a 500 milioni di euro. Nel caso di esaurimento delle risorse disponibili prima del raggiungimento del numero minimo di 3.500 imprese beneficiarie, gli incentivi verranno concessi comunque alle prime 3.700 imprese turistiche e l’incentivo riconoscibile verrà di conseguenza ridotto in misura proporzionale.
Per quanto riguarda il credito d’imposta, riconosciuto fino all’80% delle spese ammissibili sostenute, questo potrà essere utilizzato in compensazione, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Il credito, inoltre, potrà essere ceduto in tutto o in parte a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari).
Per i contributi a fondo perduto, invece, le cifre riconosciute verranno erogate mediante bonifico bancario all’IBAN indicato nella domanda di accesso. Gli importi saranno accreditati, in un’unica soluzione, a conclusione degli interventi (salvo l’eventuale riconoscimento di un anticipo non superiore al 30% del contributo totale).