Gravaglia: il turismo può rappresentare fino al 20% del Pil

Secondo il ministro del Turismo, Massimo Gravaglia, il turismo italiano potrebbe passare dal 13% al 20% del Pil, dimostrandosi ancora una volta volano dell’economia nazionale.
Il ministro Gravaglia, in occasione di un convegno nel borgo marchigiano di San Ginesio, afferma che si tratta di un obiettivo ambizioso ma raggiungibile.
L’Italia è uno dei Paesi più competitivi al mondo
Grazie al “miglioramento dell’ambiente imprenditoriale”, il World Economic Forum colloca l’Italia nella top ten dei Paesi più competitivi al mondo.
A infondere fiducia nelle potenzialità del comparto è anche una stagione estiva che il ministro vede “molto positiva” per l’Italia. Questo si deve in gran parte al fatto che molti italiani hanno deciso di trascorrere le vacanze nel proprio paese nei due anni della pandemia. Sia secondo Confcommercio che secondo Federalberghi il 90% dei viaggiatori rimarrà in Italia per le vacanze estive. Le destinazioni più in voga saranno il mare, soprattutto, ma anche montagna, parchi, città d’arte e bellezze naturali, il più vicino possibile alla propria regione di appartenenza.
Secondo Federalberghi, la spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 447 euro, mentre la permanenza media sarà di 3,9 notti.
Promuovere il turismo italiano all’estero
Le previsioni positive si devono però anche al ritorno di molti turisti stranieri, come americani e tedeschi.
A tal proposito, il ministro Gravaglia sottolinea l’importanza di puntare sul turismo degli eventi per far crescere l’incoming e distribuire i flussi su tutto il territorio della Penisola. In particolare, il ministro propone di creare “un calendario di eventi in programma sul territorio nazionale da proporre e promuovere a livello internazionale.
Sul fronte del rincaro dei prezzi che sta toccando anche il settore turistico, il titolare del dicastero fa notare che è un fenomeno inevitabile, dovuto all’effetto della guerra. Pertanto, secondo Gravaglia, non possiamo fare altro che augurarci che il conflitto termini presto e che il rincaro dei prezzi sia soltanto una bolla momentanea.