Bonus Terme: boom di richieste ed è già “tutto esaurito”

Il bonus terme consiste in uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto dei servizi termali, fino a un massimo di 200€ a persona. Il click day dell’8 novembre per prenotare il bonus terme ha subito mandato in tilt la piattaforma di Invitalia per eccesso di richieste: troppi inserimenti contemporanei legati alle “prenotazioni preventive”. Federterme Confindustria stima che ai centri termali siano giunte un milione di richieste di bonus. Una carica che ha confermato il grande interesse per il settore termale, un grande patrimonio naturale del Paese, ricco di fonti terapeutiche e di acque straordinarie, che prima della pandemia attraeva tre milioni di clienti l’anno.
Cos’è e come funziona il bonus terme?

Il bonus terme è uno sconto sui servizi termali, fino a un massimo di 200€ a persona. É un titolo individuale, non cumulabile e non cedibile a terzi. Non può essere vincolato all’acquisto di ulteriori servizi,come pernottamenti o prodotti. Si deve prenotare presso le terme e poi si deve attendere il placet.
Il bonus va utilizzato interamente nello stesso centro termale presso cui è stato prenotato.
È destinato ai cittadini maggiorenni residenti in Italia e non si basa sull’ISEE. Ogni cittadino ha diritto a un solo bonus, utilizzabile presso l’ente termale che ha effettuato la prenotazione.
Il bonus terme è soggetto a “prenotazione preventiva”, ovvero va prima prenotato e poi fruito. Non può essere quindi rimborsato a posteriori.
È ammessa qualsiasi prestazione erogata da un ente termale accreditato, ad eccezione dei servizi di ristorazione e di ospitalità. I servizi ammessi includono trattamenti sanitari termali, esami diagnostici e visite specialistiche, trattamenti estetici e di benessere.
I servizi già coperti dal SSN non possono essere oggetto di bonus, ma può essere richiesto e utilizzato per ulteriori servizi termali ammessi nella struttura. È anche possibile utilizzare il bonus terme per usufruire solamente di servizi benessere, come massaggi o ingressi a piscine.
Per prenotare il bonus il cittadino si deve rivolgere esclusivamente agli enti termali accreditati, contattandoli preferibilmente via email o attraverso il sito internet; gli enti termali sono gli unici autorizzati ad accedere alla piattaforma per la prenotazione. Sarà pertanto l’ente termale a comunicare al cittadino la conferma della prenotazione, sulla base della capienza del fondo.
La lista aggiornata degli enti termali accreditati è pubblicata sul sito bonusterme.invitalia.it.
Il cittadino ha 60 giorni dalla data di emissione del bonus per iniziare a utilizzarlo e 45 giorni dall’inizio delle prestazioni per terminarle.
La richiesta del bonus sarà attiva fino all’esaurimento dei fondi messi a disposizione.
Federterme: il turismo del benessere come pilastro fondamentale
I centri termali rappresentano una risorsa importante del Paese per la salute, il benessere, la cura del corpo. Una centralità che il bonus terme ha voluto premiare per aiutare la ripartenza di un settore fortemente colpito dalla pandemia. Con i 53 milioni a disposizione potranno essere concessi 265mila bonus da 200€.
Federterme dichiara:
«La fortissima richiesta di cure, prevenzione, riabilitazione e benessere, in questo periodo fondamentale anche per il post Covid, dimostra la validità della misura adottata dal Mise e l’attenzione degli italiani verso la salute. Il turismo del benessere deve essere uno dei pilastri fondamentali del nuovo turismo italiano, perché aiuta nella destagionalizzazione e crea ricchezza in aree interne del Paese. Proprio per tale ragione, la misura sta già avendo un elevatissimo effetto moltiplicatore a vantaggio dei territori ed è pertanto auspicabile possa essere rapidamente rifinanziata».
Il bonus adottato dal governo attiverà un circolo virtuoso: secondo un’indagine condotta dalla Cna Turismo e Commercio la misura porterà infatti a un giro d’affari superiore ai 200milioni di euro generato da 260mila turisti e dai loro 500mila pernottamenti.
Il boom di richieste

Ci sono già stabilimenti termali già in overbooking che non accettano più le pre-prenotazioni, già dal giorno prima del click day.
Il sito del Ministero dello Sviluppo Economico invitava i cittadini a richiedere il bonus, a partire dall’8 novembre, rivolgendosi direttamente agli istituti termali accreditati. Subito dopo l’accreditamento sul sito di Invitalia, però, molti centri termali hanno aperto le prenotazioni del bonus, chiedendo ai cittadini di prenotarsi, senza attendere la data apertura ufficiale delle prenotazioni.
Questo ha causato malcontento nella maggior parte degli utenti che invece avevano atteso la data di apertura per procedere con la prenotazione e che alla fine non hanno trovato disponibilità.
L’overbooking si registra nei più celebri centri termali e nelle regioni che hanno pochi centri termali accreditati.
Nessuna possibilità di prenotare per ora alle Terme dei Papi di Viterbo. Il form per la compilazione è chiuso e non ci si può più iscrivere. Le iscrizioni sono state chiuse per un «esubero di richieste»: in due giorni ne hanno ricevute 25mila.
É sold out anche a Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena.
Sulla pagina del sito dedicata al bonus delle Terme di Saturnia ci si può ancora prenotare, anche se la struttura non assicura la possibilità di confermare il voucher.
Accettano ancora richieste, ma sono in overbooking le Terme di Stigliano di Canale Monterano, dove invitano a completare il form sul sito, ma spiegano che sono già arrivate 6mila richieste. La prenotazione, comunque, si può regolarmente inoltrare.
Alle Terme di Miradolo, in provincia di Pavia, ci si può prenotare, ma alla pagina del bonus terme, risultano esauriti cinque dei sei pacchetti disponibili per i trattamenti.