Zanella, Gecohotels: “Durante la pandemia sono cambiati i modelli d’acquisto”

Un 2022 in ripresa, anche se non si è riusciti ancora a superare i livelli pre-pandemia. E’ la fotografia del settore ospitalità scattata da Gecohotels, azienda fiorentina di promozione commerciale e servizi di consulenza e marketing per l’hotellerie, che rappresenta strutture dalle 3 alle 5 stelle, potendo quindi accedere a una panoramica piuttosto completa del comparto. “Negli anni difficili della pandemia – spiega il general manager di Geco, Marzo Zanella – sono soprattutto cambiati i modelli di acquisto dei consumatori. Se fino a prima, per esempio, le prenotazioni senza cancellazione erano quelle poste in evidenza sui portali, oggi a conquistare le posizioni più in alto delle pagine online sono quelle con la rinuncia gratuita al soggiorno. E questo per le strutture è un rischio importante. Occorre muoversi con cautela, soprattutto in uno scenario di instabilità geopolitica come quello che stiamo vivendo”.
Ciò detto all’orizzonte le nubi si stanno però finalmente diradando. “La questione, piuttosto, è oggi che molti operatori del turismo organizzato hanno ridotto il personale – prosegue Zanella -. Il numero dei product manager, in particolare, è sensibilmente diminuito. E quelli che ancora ci sono hanno responsabilità territoriali più ampie. Di qui l’importanza di un collettore di offerta come noi. Durante l’anno noi frequentiamo una cinquantina di fiere di settore tra leisure e mice, andando ovunque possano esserci delle realistiche opportunità di mercato per i nostri clienti. Questi, ricordo, sono solo strutture ricettive in grado di raggiungere un livello minimo di reputazione online, calcolato tramite strumenti capaci di includere nella propria analisi elementi sia quantitativi, sia qualitativi (ReviewPro)”.
Le Prospettive
Negli ultimi anni, inoltre, GecoHotels ha investito nel miglioramento dei propri servizi, specialmente lato revenue management e digital marketing. “Noi siamo convinti che per una struttura ricettiva il modello di distribuzione ideale sia composto per un terzo dalle vendite dirette, un terzo dall’online e un terzo dal trade – conclude Zanella -. Il nostro obiettivo è quindi quello di aiutare gli hotel a raggiungere tale equilibrio, tramite una serie di azioni commerciali e di comunicazione volte a esaltare i loro punti di forza unici e a farli entrare in contatto anche con gli operatori di nicchia interessati alla loro proposta. Certo, per fare tutto ciò di vuole tempo. E’ una strategia che evidentemente non dà tutto e subito. Anche perché, per fare solo un esempio, alla prossima Itb di Berlino verranno presentati prodotti turistici contrattualizzati almeno 12 se non 18 mesi prima”.